Introduzione all'opera per lo “Sferisterio Opera Festival”


17 Giu 2009 - News classica

L'opera lirica è un patrimonioartistico immenso, e ha la capacità di rappresentare isentimenti e le vicende umane attraverso la magia della musica e delteatro fusi in un unico, affascinante, spettacolo. Ma è anche unmeccanismo complesso, che per essere apprezzato va compreso econosciuto nei suoi vari aspetti.
A poche settimane dall’inizio della prossima edizione dello Sferisterio Opera Festival, l’Associazione Sferisteriopromuove dunque tra il pubblico ed i cittadini preziose occasioni diconoscenza delle opere in cartellone, nell’ambito di unainiziativa oramai collaudata dal successo delle scorse edizioni. Sonotre gli appuntamenti di Introduzione all’opera, ad ingressogratuito venerdì 19 giugno, lunedì 22 giugno emartedì 23 giugno (tutti alle 21.15) presso la sala Giglidel teatro Lauro Rossi, incontri nel corso del quale verrannopresentate le opere del SOF 2009 allestite sotto il comune denominatoredel tema scelto dal direttore artistico Pier Luigi Pizzi, L’inganno.
E di inganno parla dunque a partire da venerdì 19 giugno alle ore 21,15, il Maestro Gianfranco Stortoni, direttore musicale di palcoscenico dello Sferisterio, nella Sala Gigli del Teatro Lauro Rossi di Macerata.
Al centro del primo incontro è l’opera inaugurale del Festival, il Don Giovanni di Mozart, mentre lunedì 22 luglio si parla de La traviata di Verdi e martedì 23 giugno di Madama Butterfly di Puccini. Tutti gli incontri sono ad ingresso libero.
“Parlerò di opera lirica con l’aiuto delle note diun pianoforte e dei video spiega Gianfranco Stortoni mettendo al centrodell’incontro la musica più che la sinossi e la storia. Miinteressa far emergere il pensiero del compositore nel momento in cuiha realizzato l’opera, in maniera semplice, per far capire cosac’è dentro un’opera: emozioni, certo, ma anche unpensiero musicale, una tecnica compositiva ed un contesto storico.Ognuno dei tre incontri sarà dunque, promette Stortoni, unviaggio all’interno di ogni singola opera, facendo emergere inognuna il filo conduttore del Festival, l’inganno, un tema coltonei suoi aspetti più profondi e dolorosi.
Dietro ogni inganno c'è una tensione vitale, e il senso stessodella vita è dato dalla presenza costante della morte – spiega Pier Luigi Pizzi, direttore artistico dello Sferisterio Opera Festival– Don Giovanni si prende gioco consapevolmente della morte ma nonpuò sfuggire alla dannazione che la morte stessa gli hadestinato. Madama Butterfly è vittima innocentedell’inganno ben congegnato da un cinico Pinkerton, che la portaal suicidio. Solo dandosi la morte ritrova l’onore perduto,attraverso una catartica purificazione. Violetta è ingannata dalpadre ipocrita di Alfredo Germont e cede al suo ricatto ignobile.Accetta con dignità il suo tragico e disperato destino. La suasola redenzione è la morte stessa, certa, inesorabile, perfinoconsolatoria. Anche l'opera contemporanea, che nasce ogni anno da unamia commissione – e per questa edizione sarà Le Malentendutratta da Camus, un testo di grandissimo spessore drammatico e diattualità – ben aderisce al tema di fondo attraverso un nucleodrammaturgico che propone un vertiginoso intreccio di illusione emorte. Ossessioni ingannevoli che attraversano i secoli, cometestimonia in chiusura di Festival l'oratorio di Händel, Il trionfo del Tempo e del Disinganno.


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