Un Festival per Luciano Berio


13 Ott 2005 - News classica

Avrebbe compiuto 80 anni il 24 ottobre 2005, ed è proprio attorno a questa data che l'Accademia di Santa Cecilia, insieme a Torino Settembre Musica, Accademia Filarmonica Romana e Musica per Roma, ha deciso di collocare un Festival dedicato a Luciano Berio. Al musicista che più di ogni altro ha segnato la storia della musica e la cultura italiana del secondo dopoguerra. Dal 17 al 21 ottobre, cinque giorni per ascoltare non solo alcuni dei capolavori del maestro ligure, ma per riascoltare i compositori da lui più amati, come Bartòk e Brahms, i brani ispirati a Schubert e Bach; per scoprire il suo ultimo lascito, quelle toccanti Stanze composte al termine della vita. Per ritrovare l'ardito sperimentatore delle Sequenze come il curioso indagatore del popolare delle Folksongs e ancora il musicista che si dedicava a forme inedite di teatro come i raffinati Burattini di Amy Luckenbach. Un Festival che porta il sigillo dello stesso Berio perchè presenterà in prima assoluta due nuove composizioni dallo lui stesso commissionate a Luca Antignani e Ivan Fedele. Attorno a Berio, dunque, attorno alla sua ricerca e alla sua passione creativa ruota questo Festival che vede anche una serata dedicata a giovanissimi compositori ispirati alla lezione del grande maestro. E' un Festival di suoni antichi e contemporanei, idealmente dedicato alle nuove generazioni. Per questo gli spettacoli hanno un prezzo molto contenuto: 5 euro per chi ha meno di 30 anni, 9 euro prezzo intero. Ingresso gratuito per la serata dedicata ai giovani compositori. Una occasione unica per ascoltare e vivere il contemporaneo all'Auditorium Parco della Musica, auditorium che Luciano Berio aveva tanto amato e per cui aveva fortemente combattuto.

A-RONNE, I BURATTINI PER ADULTI DI AMY LUCKENBACH
Il 17 e 18 ottobre 2005 alle ore 19.30 apre il festival lo suggestivo spettacolo per burattini A-Ronne musicato da Berio nel 1975. Oggi si dice dall'A alla Zeta . Nell'antichità si diceva dalla A al Ronne , perchè si era soliti, dopo la Zeta, aggiungere tre segni: ette, conne e ronne. Fu il poeta Edoardo Sanguineti, autore del testo che mescola le tre ultime parole dell'alfabeto antico, il Vangelo di San Giovanni, il Manifesto Comunista, versi di Dante, Eliot e un saggio di Roland Barthes, a suggerire il titolo a Luciano Berio. A-Ronne fu espressamente ideato per i burattini per adulti del Teatro Minimo della statunitense Amy Luckenbach, impegnata sin dagli anni 60 in una personale ricerca nella costruzioni dei burattini e altri generi di animazione. Dopo le numerose e trionfali tournèe in tutto il mondo lo spettacolo torna a Roma per l'inaugurazione del Festival Berio. Come afferma lo stesso compositore Non si tratta di una composizione musicale nel senso che di solito viene dato a tale termine, anche se musicali' sono i procedimenti che ne organizzano il percorso. à per questo che preferisco definire questo lavoro un documentario così come si dice documentario su un quadro o su un paese esotico . La voce registrata del poeta viene accompagnata dai gesti di un burattino creato con ironia e affetto a immagine e somiglianza del poeta stesso. Lo spettacolo, consigliato ad un pubblico adulto, può essere abbinato come una sorta di aperitivo ai concerti sinfonici programmati alle 21 del 17 e 18 ottobre.
17-18 ottobre ore 19,30 Sala Coro
prezzo unico 5 euro

DALL'ULTIMO BERIO ALLA PRIMA DI ANTIGNANI
Alle 21 del 17 ottobre il maestro francese Daniel Kawka, specialista della musica dei nostri tempi e considerato l'erede di Pierre Boulez, alla guida dell'Orchestra e del Coro dell'Accademia presenterà due composizioni assai rappresentative dell'ultima produzione di Luciano Berio: Contrapunctus XIX dall'Arte della fuga di Bach e Stanze, il suo ultimo capolavoro, un colloquio sulla vita e la morte attraverso le poesie di cinque poeti, legati al maestro da antica amicizia: Celan, Caproni, Brendel, Dan Pagis, Sanguineti. Completano il programma la prima esecuzione de La fontana della Giovinezza del giovane Luca Antignani, lavoro commissionato dallo stesso Luciano Berio e ispirato ad un misterioso affresco quattrocentesco del Castello della Manta (Saluzzo), e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Bèla Bartà k (solista Andrea Lucchesini). La serata è dedicata alla Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, in occasione del suo sessantesimo anniversario.
Il concerto è trasmesso in diretta da Radiotre Rai
17 ottobre 2005 ore 21.00 Sala Santa Cecilia

LE FOLKSONGS E LE SEQUENZE CON L'ENSEMBLE ICTUS
Dal 1994 l'Ensemble Ictus, che ha sede a Bruxelles, promuove con concerti e cd la musica del nostro tempo senza confini geografici e di genere. Invitati regolarmente dai maggiori festival di musica contemporanea del mondo (inclusi il Wien-Modern e il Festival d'Automne di Parigi), arrivano a Roma per l'esecuzione di alcune tra le più significative composizioni da camera di Berio, tutte testimonianze di un'indagine sulla materia sonora intesa come suono, timbro e movimento. Le Sequenze (in programma la VI per viola, la III per voce, la II per viola e 9 strumenti) per esempio, ciascuna per uno strumento diverso, compresa la voce, composte a partire dagli anni '50, rivelano la vocazione del Maestro a rimettersi continuamente in gioco, a non considerare mai una creazione veramente finita: alcune, infatti, diventano Chemins, o ispirano comunque ulteriori ricerche come in Linea, del 1973, dove a dialogare con il pianoforte sono le fascinose sonorità del vibrafono e della marimba. In conclusione, l'intrigante rivisitazione del mondo delle canzoni popolari dei Folksongs, composti tra il '64 e il '73.
18 ottobre 2005 ore 21.00 Sala Petrassi

UN LABORATORIO PER IL FREON ENSEMBLE
Non poteva mancare, in un Festival dedicato a Luciano Berio, un concerto che guardasse al futuro e alle nuove generazioni. Il Freon Ensemble, diretto da Stefano Cardi, presenterà un programma intitolato Chamber Music frutto del Laboratorio per giovani compositori promosso dall'Accademia di Santa Cecilia e curato da Azio Corghi. Accanto alla Chamber Music di Luciano Berio ascolteremo pagine di autori nati negli anni '70 come Marco Lena, Silvia Colasanti, Paolo Marchettini, Christian Schmitz e Paola Calderone, tutte ispirate alla musica dello stesso Berio. L'ascolto della musica sarà accompagnato da altrettanto video installazioni di altrettanti giovani artisti.
19 ottobre 2005 ore 21.00 Sala Petrassi
Ingresso libero

DA BRAHMS ALLA PRIMA DI FEDELE
Chiude il Festival un concerto che vuol essere il compendio del pensiero e dell'attività musicale di Luciano Berio. L'Ouverture Accademica di Brahms è il solenne sigillo che il direttore Pascal Rophè, sul podio dell'Orchestra dell'Accademia, pone a questo programma in cui il piccolo capolavoro Points on the curve to find per pianoforte e 22 strumenti (solista Bruno Canino) si contrappone al grande affresco Rendering. Plasmata sulla musica di Schubert, questa pagina è diventata il simbolo dell'unione tra Antico e Moderno, tra Semplice e Complesso, un punto di riferimento per chi oggi voglia rielaborare in modo intelligente la musica del passato. Il programma si completa con l'esecuzione in prima assoluta di Flug (Volo) per clarinetto basso e orchestra (solista Armand Angster) del compositore Ivan Fedele, autore di una musica che mette in movimento il timbro strumentale attraverso un gioco di contrasti tra una tessitura in continuo sviluppo e un'atmosfera statica. Il lavoro è ancora una volta frutto di una commissione voluta dallo stesso Luciano Berio.
21 ottobre 2005 ore 21.00 Sala Santa Cecilia

Info:
Biglietti a prezzo unico 9 euro, 5 euro sotto i 30 anni
Per le marionette di Amy Luckenbach 5 euro
Il concerto del Freon Ensemble è a ingresso libero
Tel. 06.8082058
www.santacecilia.it


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