“La Nuit Bleue”: il nuovo romanzo di Costanza Savini
di Chiara Tossici
14 Lug 2022 - Letteratura, Libri
È nelle librerie, un racconto avvincente e appassionante dai risvolti psicologici ambientato in un hotel sul lago di Garda, in cui si intrecciano le vicende dei protagonisti: il romanzo La Nuit Bleue, di Costanza Savini con immagini di Octavia Monaco. Abbiamo incontrato la scrittrice che ci ha accolto nella sua casa.
Costanza Savini mi ha accolto a piedi nudi nella sua casa e appoggiando anche i miei piedi nelle travi dove cammina, le nostre anime si sono incontrate, anche loro senza abiti. Io e Costanza abitiamo vicine ed è stata una piacevole scoperta scoprirlo. Un’anima che sa di lago, come quelle del suo libro, come quelle tra cui probabilmente è cresciuta. Bello l’alone di mistero che circonda lei, la sua casa, i suoi personaggi. Entro e rivedo la mia infanzia in un grande tavolo, quello della casa di nonna, dove le generazioni facevano la pista del maiale e il sangue scorreva rispettoso. Avevo preparato un’intervista, ma forse entrambe ci siamo messe nell’ordine di una discussione che ha svelato legami profondi legati a questa città misteriosa e schietta, tanto paludosa quanto piena d’aria com’è Bologna, legami incastrati nelle persone che ci hanno attraversato. Costanza mi ha donato il suo libro senza svelarmi troppo, anche se poi sia nell’incontro che nella lettura di La Nuit Bleue è venuta fuori l’autrice dentro Irma Prissex, “un personaggio che accende il mio istinto di attrice”, immerso nei segreti notturni del suo albergo sul lago e nel fumo delle sue Gitanes. Dentro la notte blu, ci sono corde e legami anche con Octavia Monaco, ritrattista e pittrice, che ha disegnato le parole e le idee di Costanza; il frutto lo si coglie fra le pagine, come le ciliegie che erano su quel tavolo ad accogliermi prima della chiacchierata.
La vicenda
Le vicende di questo appassionante romanzo breve si snodano in un hotel affacciato sul lago di Garda – l’Hotel la Nuit Bleue appunto – un’atmosfera misteriosa in cui si muovono Irma Prissex, la seducente proprietaria e i clienti che lo frequentano. Accompagnatori, anziane signore, viaggiatori, intellettuali e amanti clandestini si avvicendano nelle stanze dell’hotel, portando con sé le loro molteplici maschere e i loro segreti. Irma, che vive immersa nel passato, si relaziona alle vicissitudini dei tanti personaggi che vanno e vengono per le stanze dell’hotel con i loro segreti, passioni e illusioni collocandoli in un mondo immaginario, sospeso tra gli eventi. Ricordi di infanzia, drammi e sigarette si consumano come le vite dei protagonisti, popolando un mondo sospeso, cristallizzato in eventi inquietanti, senza apparente soluzione.
Il commento di Costanza Savini
“Attraverso la scrittura ho sempre ricercato il mistero e l’introspezione psicologica. In particolare, nella realizzazione de La Nuit Bleue va ricordato il contributo di Octavia Monaco, artista poliedrica, che con l’eleganza cromatica delle sue immaginiha saputo interpretare le emozioni vibranti del libro, arricchendolo così di figurazioni visionarie e raffinate, pregnanti ed evocative che conducono il lettore in un universo sospeso ed onirico. Non a caso, da pochissimo tempo, è nata una liaison professionale tra me e Octavia, che ha dato vita a “Les Visionnaires”: un progetto artistico-narrativo che ha l’intento di scavare in modo nuovo “sotto la pelle delle cose” per restituire visibilità all’invisibile”.
L’autrice
Nata a Bologna nel 1970, Costanza Savini, dopo la laurea in giurisprudenza, si forma in biosistemica e in bioenergetica, a Milano, all’Istituto di psicologia Somatorelazionale. Interessata da sempre alla parapsicologia, frequenta il Centro di Studi Parapsicologici CSP fondato dallo psichiatra Piero Cassoli partecipando negli anni alle ricerche del gruppo. Parallelamente all’attività di counseling psico-corporeo percorre la strada della scrittura. Le sue storie sono ambientate nelle zone di confine tra il visibile e l’invisibile, tra ciò che è nascosto alla vista ma può rivelare dettagli e zone d’ombra della nostra vita. La sua scrittura è un’esplorazione del sottile che permea la realtà. Ha pubblicato raccolte di racconti e romanzi con diversi editori, da Ugo Mursia a Oligo. Attualmente, scrive e insegna pratica bioenergetica. Tra le principali collaborazioni:dal 2006 al 2011 con Giorgio Celli, culminata nella pubblicazione per Ugo Mursia Editore del romanzo Morte nei Boschi e della raccolta di storie brevi Destini; dal 2012 al 2014 l’incontro con l’artista Octavia Monaco dà vita al progetto “Tessiture: un intreccio di parole visionarie e immagini perturbanti”; nel 2013 collabora alla stesura del racconto teatrale sulla vita di don Oreste Benzi, messo in scena per la Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro. Nel 2017 scrive il romanzo La stanza indaco, con il medico Gianfranco Di Nino. Tra le sue opere per adulti e/o bambini: L’Occhio della farfalla; Il lago in soffitta; Sette storie per l’anima; Ismail e il grande coccodrillo del mare; L’accidentato viaggio di Berto e gli altri.
Costanza Savini e il Cinema
Filo conduttore dei romanzi di Costanza Savini è sicuramente il focus antropologico, lo studio delle personalità che rende la sua scrittura incalzante e quasi cinematografica. A questo proposito,Genoma Films – casa di produzione e distribuzione cinematografica, nata nel 2016 da un’idea di Paolo Rossi Pisu, che produce film indipendenti di alto valore artistico – sta realizzando La Stanza Indaco, un toccante film la cui uscita è prevista per il 2023, tratto dall’omonimo romanzo della Savini uscito nel 2017. Film che descrive la storia d’amore tra due adolescenti in un reparto di terapia intensiva, un luogo che, con il suo continuo oscillare tra dramma imminente e speranza mai sopita, è metafora della sottile barriera tra terra e infinito, tra il qui e l’altrove. E chissà che presto non si lavori anche alla realizzazione di un prossimo film tratto proprio dall’intrigante nuovo romanzo della Savini trasformato, tra l’altro, anche in audiobook, con la voce della brillante attrice Laura Marinoni.
Grazie Chiara, per la bellissima atmosfera sospesa che hai saputo descrivere
Grazie di cuore