Al via il Festival Puccini 2003 a Torre del Lago

Un profondo amore durato trent'anni quello che legò Giacomo Puccini al ridente borgo di Torre del Lago, che da tempo ha cambiato con orgoglio di tutti i suoi abitanti il suo nome in Torre del Lago Puccini. Quando il grande compositore vi giunse fu per trovare un luogo pittoresco e quieto dove far sgorgare il suo genio creativo. Un posto ameno, non lontano dalla natia Lucca, l'alternativa alla nebbiosa Milano e alle villeggiature nel Ticino dove, in quel tempo, molti giovani artisti trascorrevano l'estate. Il Lago e il piccolo villaggio le cui case si specchiavano nelle acque grigio azzurre del Massaciuccoli a meno di due kilometri dalle sabbiose spiagge della Versilia, gli piacquero subito e l'accoglienza dei torrelaghesi fu entusiastica. Il giovane compositore trovò al suo arrivo persino un comitato d'accoglienza nella piccola stazione ferroviaria e i numerosi artisti, per lo più pittori, con i quali fondò poi il Club della Bohème, gli si strinsero intorno felici di annoverare tra loro un già famoso personaggio. Torre del Lago a quasi ottant'anni dalla scomparsa del maestro ha conservato vivo l'affetto per quel musicista che dipinse a Torre del Lago uno dei suoi più grandi affreschi musicali, quella Bohème che è oggi il titolo operistico più rappresentato al mondo e che sarà anche il titolo guida del ricco cartellone del Festival Puccini 2003, con un nuovo grande allestimento che recherà la firma di Jean Michel Folon, scene e costumi, e di Maurizio Scaparro per la regia. Anche il cast si annuncia di prim'ordine: la bacchetta di Alberto Veronesi che della rassegna è anche il direttore artistico guiderà il grande tenore Ramon Vargas che indosserà i panni del poeta Rodolfo e il soprano Miriam Gauci in quelli della pallida Mimì. L'allestimento nascerà in co-produzione con il Festival franco-belga Opera En Plein Air che lo debutterà nel giugno del 2004 nei giardini del Senato francese per poi proseguire la tournèe in 8 castelli e concludersi alle porte di Bruxelles. Il grande teatro in riva al lago, ancor più suggestivo nelle notti di luna, ospiterà oltre alla Bohème 18, 25 luglio, 2, 9, 17 agosto altri tre titoli, due dei quali Madama Butterfly, 26 luglio, 3 e 7 agosto e Manon Lescaut 8,16 e 22 agosto fanno parte dell'esclusivo progetto promosso dal festival toscano intitolato Scolpire l'Opera, che vede cimentarsi grandi artisti contemporanei del calibro di Kan Yasuda e Igor Mitoraj nel ruolo di scenografi. Completa il poker di titoli Turandot, nel classico allestimento di Roberto Laganà Manoli in scena il 27 luglio, 1,10 e 23 agosto. Il teatro all'aperto, sorge a pochi passi dalla Villa dove le spoglie del musicista sono custodite per sempre e dove si possono ammirare reperti e cimeli della vita e della gloriosa vicenda artistica di Puccini. Il museo, che è gestito con amore e competenza dalla Signora Simonetta Puccini, nipote dell'illustre Giacomo, è per le decine di migliaia di appassionati che lo visitano ogni anno l'ideale punto di partenza alla scoperta di numerosi ed interessanti itinerari a tema che si snodano in tutta la provincia di Lucca e che l'APT ha raccolto in una guida dal titolo Le Terre di Puccini. Sempre con l'obiettivo di valorizzare la rassegna pucciniana, che nel 2004 festeggerà cinquanta edizioni con tanto di francobollo commemorativo, il Comune di Viareggio, la Regione Toscana, coadiuvati anche da contributi privati avvieranno quest'anno la costruzione della Città della Musica di Giacomo Puccini, che in un'area di 60.000 metri quadrati, tra il Lago e la Villa del Maestro ospiterà il nuovo teatro progettato dall'Architetto Italo Insolera e una serie di infrastrutture tra cui un auditorium e uno spazio espositivo.
L'amore tra Puccini e la sua Torre del Lago continua.

(Alessandra Delle Fave – Ufficio Stampa)

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