Grande successo di Roberto Alagna e Aleksandra Kurzak al Bozar di Bruxelles
di Alma Torretta
14 Feb 2022 - Commenti classica
A Bruxelles standing ovation per Alagna&Kurzak con un programma “europeo”. Il tenore franco-siciliano e il soprano polacco, entrambi in gran forma, spaziano dal repertorio italiano a quello francese e tedesco.
Alla fine del loro recital al Bozar si è usciti dalla sala con il cuore leggero e il sorriso sulle labbra. effetto causato in particolare modo dai bis, un susseguirsi di vivaci canzoni popolari – quali Santa Lucia, La spagnola, Funiculì, funiculà – forse anche in omaggio alla folta rappresentanza di italiani in sala. Ma tutto il programma della serata si è svolto all’insegna della positività dell’eleganza, con un Roberto Alagna sempre sorridente e sereno, anche se con accenti ben drammatici dove necessari, in complicità fusionale con la moglie Aleksandra Kurzak che pure ha mostrato di sapere ben interpretare ruoli molti diversi, passando da Madama Butterfly, a Thaïs e alla Santuzza di Cavalleria Rusticana. La coppia è entrata in sala già accompagnata da applausi più lunghi dell’usuale, a dimostrazione dell’affetto del pubblico, lei elegantissima fasciata in argento, dopo l’intervallo invece sarà nei toni del rosa e più caldamente sensuale.
Di Alagna, come sempre, colpisce innanzitutto la musicalità innata con le melodie che in lui scorrono in modo meravigliosamente naturale, voce potente, sempre ben appoggiata sul fiato e proiettata, anche se ogni tanto si nota che spinge in alto, sopratutto in “Cielo e mar” dalla Gioconda di Ponchielli; lei voce più piccolina, in particolare modo, nella parte bassa della tessitura con qualche nota di passaggio che non si sente bene (e l’acustica della sala, bellissima in stile Déco, non aiuta), ma con acuti luminosi; entrambi sfoderano fiati lunghi e bei filati. Tra i brani più riusciti per lui “Ach, so fromm” da Martha (1847) di Friedrich von Flotow confermando, dopo l’ottima prestazione del 2020 a Berlino nel Lohengrin, che la sua voce è molto adatta anche ad interpretare il repertorio tedesco, lingua che scandisce benissimo dando un senso ad ogni parola, e non a caso tornerà ad interpretare il suo primo grande successo in Wagner il prossimo aprile, sempre a Berlino.
La Kurzak attacca molto bene “Vissi d’arte” e ben interpreta una Tosca dolente anche se perde proiezione nelle note più basse, ma sfodera invece bei pianissimo nell’aria “Depuis le jour” dalla Louise (1900) di Charpentier. Oltre al duetto “Viene la sera” dalla Madama Butterfly, con il finale dell’aria, un vero inno all’amore, insieme delicato e appassionato, che è parso una dichiarazione pubblica innanzitutto del loro amore in quanto coppia anche nella vita, hanno completato il programma il duetto da “Thaïs!… C‘est toi, mon père” di Massenet e il duetto “È dessa!” dal Don Carlos, per finire con Cavalleria Rusticana dove Alagna è stato semplicemente perfetto, come sempre, nella parte di Turiddu.
Una serata dunque variegata nelle proposte e molto ben riuscita, solo qualcuno rammaricato per i bis tutti dedicati ad arie popolari mentre si sarebbero invece voluto sentire Alagna&Kurzak ancora in qualche altro grande classico d’opera.
Ad accompagnare la coppia, la Belgian National Orchestra diretta dal maestro David Giménez Carreras che ha assecondato troppo i cantanti rallentando o aspettandoli a tratti eccessivamente, un po’ slegata pure la Sinfonia dal Nabucco, ma l’orchestra si è fatta apprezzare per un’ottima esecuzione con brio, giusto ritmo e accenti, in particolare, della Navarraise di Massenet e dell’Intermezzo di Mascagni.