Jesi (AN): “Il Barbiere di Siviglia” in linea con la tradizione ottocentesca
10 Ott 2002 - News classica
Ritorna al Teatro Pergolesi di Jesi Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini su libretto di Cesare Sterbini. Assente dal palcoscenico cittadino dal 1991, Il melodramma buffo in due atti sarà rappresentato l'11, 12 e 13 ottobre nel quadro della XXXV stagione lirica di tradizione, in una versione pre ROF , non filologica ma ricca di licenze ed improvvisazioni rispetto al testo originario.
Il nuovo corso rossinano, culminato nel Festival di Pesaro, impone oggi esecuzioni basate sulle edizioni critiche: ma certe consuetudini affermatesi fin dall'Ottocento – per esempio quella di adeguare le opere di Rossini all'immagine di autore epicureo e buontempone propagata dalla leggenda – hanno anch'esse un valore storico, di cui è interessante rinverdire il ricordo. A questo compito è stato chiamato il regista Enzo Dara, universalmente riconosciuto il basso buffo per eccellenza, l'interprete ideale del personaggio di Don Bartolo che ha portato in scena 350 volte: nel suo Barbiere di Siviglia a Jesi promette due ore di spettacolo e puro divertimento, tra lazzi e farsa.
Altra antica consuetudine riproposta sarà quella di affidare il ruolo della bella Rosina ad un soprano piuttosto che ad un contralto, come avvenne in passato con cantanti considerate leggendarie, da Adelina Patti a Toti dal Monte fino a Maria Callas. Degna erede delle grandi cantanti del passato sul palcoscenico del Pergolesi , sarà una star del firmamento lirico internazionale, la francese Elizabeth Vidal, vincitrice del premio La Siòla D'Oro 2000 quale migliore soprano di coloratura. A lei il compito di rinverdire la tradizione attraverso improvvisazioni e variazioni sulle varie cadenze musicali.
Al suo fianco si alterneranno, nel ruolo di Figaro, i baritoni Domenico Balzani (11 e 12 ottobre) e Angelo Veccia (13 ottobre), mentre il Conte d'Almaviva sarà interpretato rispettivamente da Giovanni Botta (11 e 13) e da Danilo Formaggia (12). Completano il cast Domenico Trimarchi (Bartolo), Francesco Palmieri (Basilio), Piero Masi (Fiorello), Alessandra Franceschi (Berta) e Marcello Mosca (L'Ufficiale). Il cast, di grande spessore vocale, sarà guidato assieme all'Orchestra Filarmonica Marchigiana dal direttore artistico del Teatro nazionale dell'Opera di Atene M Lukas Karitynos. Il Coro Vincenzo Bellini sarà come sempre diretto dal M Carlo Morganti.
L'opera Il Barbiere di Siviglia debuttò al Teatro Argentina di Roma il 20 febbraio 1816. Come spesso capita nello strano mondo della lirica, alla sua prima rappresentazione fu un fiasco strepitoso. Il giovane Gioacchino Rossini, con quell'opera, aveva osato sfidare il grande Paisiello, mettendo in scena, mentre era ancora vivo il compositore napoletano, un'opera che lo stesso aveva già musicato: gli ammiratori del Paisiello boicottarono la prima , inveendo e rumoreggiando per l'intera esecuzione. A ciò bisogna aggiungere le mille disavventure che capitarono a tutti i cantanti durante l'intera rappresentazione, lasciando esterrefatto lo stesso Maestro pesarese che dal cembalo dirigeva l'opera. Ma già alla seconda rappresentazione il pubblico romano ebbe ad inchinarsi alla musica immortale del Barbiere .
Motore dell'azione di Barbiere di Siviglia è Figaro, personificazione di quell'alacre, frenetica agitazione, elemento costitutivo del teatro comico rossiniano. Il protagonista della trilogia di Beaumarchais già in origine un prodigio di vivacità esuberante appare immediatamente congeniale allo stile comico di Rossini; l'azione imbocca al suo arrivo quella spirale vorticosa che la caratterizzerà fino all'inaspettato matrimonio della bella Rosina con il giovane Conte D'Almaviva, in barba al vecchio tutore Don Bartolo.
(a cura dell'Ufficio Stampa: Simona Marini e Francesco Cherubini)
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