La magia di “Pas-de-deux for Toes and Fingers” allo Sferisterio


di Elena Bartolucci

28 Lug 2021 - Commenti danza

Danza e musica si sposano alla perfezione con Vadim Repin e Svetlana Zakharova per il Macerata Opera Festival.

(Foto di Tabocchini Zanconi)

Macerata – Sabato 24 luglio, nel cuore del weekend inaugurale del cartellone dell’edizione 2021 di Macerata Opera Festival, il pubblico dello Sferisterio ha assistito a una magnifica serata dal titolo Pas-de-deux for Toes and Fingers con la partecipazione del grande violinista Vadim Repin e Svetlana Zakharova, una delle danzatrici più virtuose e apprezzate al mondo, accompagnata in scena da un gruppo di primi ballerini del Bolshoi di Mosca, come l’italiano Jacopo Tissi (considerato dalla critica l’erede di Roberto Bolle), Mikhail Lobukhin, Denis Savin e Vyacheslav Lopatin.

Lo spettacolo è stato strutturato in diversi momenti in cui entrambe le stelle della serata hanno potuto dare prova della loro bravura, raggiungendo livelli di perfezione davvero impossibile da eguagliare.

Vadim Repin

La serata ha preso il via con le Variazioni su Il Carnevale di Venezia op. 10 di Niccolò Paganini, con il quale il pubblico presente ha avuto modo di assaporare sin da subito una magistrale interpretazione di Vadim Repin.

È stata poi la volta di “Adagio” da Raymonda (musica di Alexander Glazunov e coreografia di Marius Petipa e Asami Maki) in cui la Zakharova è stata accompagnata da Mikhail Lobukhin: le linee perfette e la leggiadria di ogni movenza sono state in completa armonia con il tempo musicale.

Si è proseguito con Introduzione e Rondò Capriccioso op. 28 di Camille Saint-Saëns, in cui Repin ha ipnotizzato nuovamente il pubblico con i suoi virtuosismi musicali.

Nel successivo “Preludio” e “Pas-de-deux 2” da Progetto Händel (musica di Georg Friedrich Händel e coreografia di Mauro Bigonzetti), la Zakharova ha danzato al fianco di Denis Savin. Un pezzo dai toni decisamente più contemporanei, in cui però la regina del balletto si è dimostrata comunque a suo agio regalando come al solito emozioni impareggiabili.

La serata è continuata poi con un nuovo brano intitolato Divertimento per due violini e orchestra d’archi (musica di Igor Frolov con la partecipazione di Alessandro Cervo al violino), in cui l’orchestra e i due violini principali hanno saputo dare ritmo e corpo a un’ottima performance musicale, diversa dal repertorio ascoltato fino a quel momento.

Il successivo balletto intitolato Caravaggio (musica di Bruno Moretti da Claudio Monteverdi e coreografia di Mauro Bigonzetti) ha davvero emozionato grazie al passo a due della Zakharova insieme al giovane e promettente Jacopo Tissi, i quali hanno saputo regalare pura magia sul palco dello Sferisterio.

È stato poi il momento di Zigeunerweisen op. 20 (musica di Pablo de Sarasate) con cui Repin ha dimostrato nuovamente di potersi cimentare in pezzi di difficile esecuzione.

Non poteva poi certo mancare il cavallo di battaglia dell’étoile russaossia La morte del cigno (musica di Camille Saint-Saëns e coreografia di Mikhail Fokine). Ogni volta che esegue questa coreografia la Zakharova è in grado di emozionare evocando sensazioni impalpabili, in cui l’incredibile tecnica, l’intensità delle sue movenze e la sua mimica facciale riescono a sottolineare in maniera ancora più evidente la difficoltà e la drammaticità tipiche di questa performance.

Lo spettacolo è poi proseguito con l’impareggiabile esecuzione di “Meditation” da Thaïs (musica di Jules Massenet) e per finire è stato poi il momento di Scherzo fantastico “La ronde des lutins” op. 25 (musica di Antonio Bazzini e coreografia di Johan Kobborg), in cui Svetlana Zakharova ha creato un ottimo trio insieme a Mikhail Lobukhin e Vyacheslav Lopatin, dimostrando di sapersi calare anche in esecuzioni più sbarazzine e dai toni divertenti.

Senza dubbio, però, una delle performance più struggenti ed emozionanti a livello interpretativo è stata Revelation di Motoko Hirayama, in cui la danzatrice è riuscita a danzare interagendo semplicemente con una sedia sul palco accompagnata nel finale dalle note del tema principale del noto film Schindler’s list.

L’étoile ha incantato tutti dall’inizio alla fine. La sua grazia e la perfezione di ogni suo singolo movimento hanno lasciato davvero senza parole, offuscando in diversi momenti l’altrettanto bravura del violino solista.

Lo scroscio interminabile di applausi e le numerose persone in piedi hanno sancito la riuscita di questa serata con cui l’Associazione Arena Sferisterio ha avuto quindi l’opportunità di celebrare soprattutto l’importanza dell’arte della danza grazie a una étoile divenuta ormai simbolo dei nostri giorni.

L’omaggio floreale del sindaco Sandro Parcaroli alla danzatrice

In scena, accanto a Repin, si sono esibiti diversi elementi della FORM, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Ministero della Cultura, Regione Marche e grazie a un gruppo di privati fra cui il Banco Marchigiano come sponsor principale. La serata è stata inoltre sostenuta da ASTEA Energia.

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