Il Requiem di Mozart a Fano per il “Symphony Pop Festival”


di Roberta Rocchetti

19 Lug 2021 - Commenti classica

È andato in scena a Fano, nel Teatro della Fortuna, il Requiem K626 di Mozart, nell’ambito del “Symphony Pop Festival”. Sul podio, a dirigere l’Orchestra Sinfonica G. Rossini, Daniele Agiman. “Lux Perpetua” (questo il titolo dell’evento) è stato messo in scena in ricordo di Roberto Pedinotti, fondatore del Coro del Teatro della Fortuna mancato lo scorso anno.

(Ph© Luigi Angelucci)

Della genesi del Requiem K626 di Wolfgang Amadeus Mozart sappiamo poco per diversi motivi, il primo forse è che ciò che conosciamo di Mozart di prima mano lo abbiamo tratto essenzialmente dal suo epistolario nel quale gli argomenti a sfondo musicale venivano trattati principalmente con suo padre Leopold, che all’epoca era morto già da quattro anni.

Ma sul requiem sono nate leggende che nessun’altra opera di Mozart può vantare, a partire dalla decisione stessa di scriverlo, Stendhal parla di un misterioso e lugubre committente mascherato al quale sono state attribuite negli anni successivi le più svariate identità, alcuni studi pensano di far risalire la commissione al musicista dilettante Conte Franz Graf Von Valsegg zu Stuppach che per onorare la memoria della giovanissima moglie venuta a mancare decise di far scrivere al più grande musicista di sempre un requiem da spacciare come proprio, la vedova Mozart parlò ad uno dei primi biografi (che poi fu il suo secondo marito) di un presagio di Mozart che lo portava a  pensare con angoscia crescente che quel requiem stesse scrivendolo per se stesso e infatti non fu mai compiuto, la morte arrivata nella notte tra il 4 e il 5 dicembre 1791 troncò l’opera a metà sulle note del “Lacrimosa”. Il manoscritto finì nelle mani dei collaboratori degli ultimi mesi e fu in massima parte Franz Xaver Sűssmayr a mettere insieme quanto già scritto e a completare le parti mancanti affinché la vedova potesse darlo alle stampe e fu immediatamente leggenda, la quale nutrì nei secoli a venire romanzi, saggi, film in un vortice di ipotesi e fantasie senza fine.

Nella serata di sabato 17 luglio gli ultimi tratti di penna di Mozart hanno preso vita nell’ambito del Symphony Pop Festivaldi Fano, che con il requiem si conclude per dare appuntamento al prossimo anno, inizialmente pensato alla Rocca Malatestiana ci si è poi dovuti spostare al Teatro della Fortuna a causa delle condizioni meteo, ma non si può assolutamente parlare di ripiego, anzi direi che va ad assoluto merito degli organizzatori e di chi ha messo a disposizione il teatro l’aver saputo predisporre un piano B che impedisse di annullare l’evento.

“Lux Perpetua” è stato messo in scena in ricordo di Roberto Pedinotti, fondatore e pilastro portante del Coro del Teatro della Fortuna mancato purtroppo lo scorso anno.

Daniele Agiman ha diretto l’Orchestra Sinfonica G. Rossini in questo viaggio tra misticismo, rimpianto, ineluttabilità, luce e speranza, nelle parti soliste hanno dato voce allo sguardo di Mozart sull’infinito il soprano Lara Lagni, il tenore Pierluigi D’Aiola, Marta Pluda mezzosoprano e Shuxin Li come basso. Il coro partecipe ed emozionato del Teatro della Fortuna è stato guidato da Mirca Rosciani. Il pubblico, numeroso per quanto consentano le norme anti Covid perfettamente rispettate, ha partecipato percependo appieno il carico emotivo della serata, che ha voluto essere il più bel regalo immateriale che si possa fare a chi non c’è più.

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2 responses

  1. Tirreno ha detto:

    Brava

    1. Roberta Rocchetti ha detto:

      Grazie mille

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