“Il martello degli dei” alla rassegna “Symphony Pop Festival” di Fano
di Roberta Rocchetti
5 Lug 2021 - Commenti live!
Alla Rassegna “Symphony Pop Festival”, presso la Rocca Malatestiana di Fano, è andato in scena “Il martello degli dei” con l’Orchestra Sinfonica Rossini e la cover band White Summer per un omaggio ai Led Zeppelin.
(Ph Luigi Angelucci)
Il magico Mjöllnir di Thor è calato con forza ed eleganza nella serata tenutasi sabato 3 luglio all’interno della rassegna “Symphony Pop Festival” alla Rocca Malatestiana di Fano. “Il martello degli dei” appunto, spettacolo che ha fuso insieme l’armonica e precisa coesione dell’Orchestra Sinfonica Rossini e l’energia della cover band White Summer, i quali hanno fornito una colonna sonora ai testi di Claudio Salvi recitati da Fabrizio Bartolucci e Giuseppe Esposto.
John Bonham batterista del gruppo e Jason Bonham, padre e figlio che nei testi di Salvi ripercorrono gli anni dei successi e degli eccessi, dei trionfi professionali e dei tonfi personali, dal 1968 al 1980, anno in cui una serata più devastante delle altre mette fine alla vita di John a soli 32 anni e di conseguenza a quella dei Led Zeppelin.
Pur appartenendo squisitamente al rock, le composizioni dei Led Zeppelin possiedono quella suprema qualità, quel carisma che consente di travalicare stili e fasce temporali e di farsi ispirazione senza barriera di genere per i decenni a seguire.
Gli arrangiamenti di Roberto Molinelli hanno come sempre saputo fondere perfettamente stili musicali eterogenei che si sono incontrati senza ostacoli, l’ottima direzione di Daniele Rossi ha guidato l’orchestra attraverso i frenetici crescendo degli Zeppelin facendoli apparire quasi rossiniani, una fusione tra rock e classico, un progressive in progress che ha reso ben chiaro come la qualità della musica non si divida per genere ma appunto esclusivamente per qualità, esiste musica brutta e musica bella in ogni campo e questa è bella, ed ascoltandola eseguita con questo rigore e professionalità non si fa fatica ad intuire quale sarà quella che diverrà la vera “musica classica” del secondo ‘900.
Il paravento sottile e trasparente che ha diviso la tribute band dall’orchestra diremmo che ormai almeno idealmente non esiste più.
I brani presentati durante la serata hanno spaziato da quelli più energeticamente dirompenti come Immigrant Song che dà lo spunto al titolo dello spettacolo, alle ballate più struggenti e dai testi sottilmente inquietanti come Stairway to Heaven, interessante tra le altre cose la presenza tra gli strumenti in dotazione agli White Summer del raro theremin. Il “Symphony Pop Festival” prosegue nella ricca offerta dell’estate fanese mercoledì 14 luglio con “Musica Mia” dove Chiara Civello omaggerà Mia Martini e la canzone italiana e sabato 17 luglio con Lux Perpetua omaggio a Roberto Pedinotti tributato con l’esecuzione del Requiem K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart.
Il mio nome è Giuseppe Esposto e non Daniele Esposito
Buonasera, nome corretto. Cordiali saluti