Magico Morricone a Milano
Vanni Longo
28 Mar 2004 - Commenti live!
Breve premessa. Sul concerto di Ennio Morricone a Milano sembrava aleggiare una cappa di malasorte. Già previsto per lo scorso 4 dicembre era stato rinviato per una indisposizione del Maestro. E la nuova data del 26 marzo non è stata avara di inconvenienti. Il caso ha voluto che proprio quello fosse il giorno dello sciopero nazionale indetto dai sindacati e che i lavoratori dei trasporti pubblici di Milano avessero deciso di incrociare le braccia tra le 18 e le 22. Per coloro che avevano deciso di utilizzare i mezzi pubblici è stato quindi necessario recarsi al Mazdapalace con largo anticipo e attendere sotto una pioggia battente l'apertura dei cancelli fino alle 19.30. Quei fortunati, si fa per dire, che hanno pensato di raggiungere in auto la struttura alla periferia ovest di Milano nei minuti immediatamente precedenti l'inizio dell'evento sono stati a loro volta ostacolati dal tempo inclemente. Risultato: alle 21.00, ora fissata per l'inizio del concerto, il palazzetto di Lampugnano era ancora semivuoto e solo intorno alle 21.35 i primi orchestrali sono saliti sul palco.
Ci voleva l'arte distillata dalle magiche note del compositore romano per dimenticare l'arrabbiatura e il nervosismo. Le attese non sono andate tradite. L'uditorio è stato sedotto fin dalle prime battute della soundtrack di C'era una volta in America. Una miracolosa induzione di stato di trance altrettanto toccante, per chi la notava nei propri vicini di poltrona, dei suoni prodotti dall'orchestra e dal coro di Roma Sinfonietta, guidata dalle evoluzioni della bacchetta del Maestro. Un lirismo, ora delicato ora impetuoso, che riporta alle atmosfere delle storie in celluloide che abitano da tempo l'immaginario collettivo di noi spettatori.
Un vero e proprio brivido ha percorso chi scrive al tema d'amore di Nuovo Cinema Paradiso (scritto dal figlio di Morricone, Andrea): sono le struggenti note che accompagnano la sequenza finale del film , dove Salvatore di Vita-Jacques Perrin assiste alla proiezione delle più famose scene di bacio della storia del cinema. Alzi la mano chi non si lascia scappare qualche lacrimuccia ogniqualvolta rivede quel film. E ancora le splendide voci soliste di Susanna Rigacci e di Dulce Pontes: straordinari gli acuti nei motivi di C'era una volta il West e Giù la testa, toccante A Brisa do Coraà ao da Sostiene Pereira.
Ispirati Gilda Buttà al piano, Antonio Salvatore al violino, Fausto Anzelmo alla viola. Musica sofisticata e insieme popolare. Onore al piccolo grande uomo occhialuto che da quarant'anni ha trovato l'alchimia perfetta.
Prossimo appuntamento con la musica del Maestro all'Arena di Verona l'11 di settembre. Data non casuale: in quell'occasione è prevista l'esecuzione di Voci del silenzio, l'opera scritta da Morricone per non dimenticare quel tragico giorno di New York.
(Vanni Longo)