Grande successo per “FlamencoTangoJazz2”
Federica Baioni
29 Feb 2004 - Commenti live!
Roma, 28 febbraio 2004. Un omaggio ai tre stili di danza che piu rappresentano il vecchio ed il nuovo continente in uno spettacolo unico che fonde tra magia sensualita, spiritualita e duende tutta a passo di danza il trionfo della vita tra amori, guerra, lotta e passione. Lo spettacolo alla sua seconda edizione dopo una tournee nei maggiori teatri e festival di tutto il mondo torna in scena a Roma in una nuova veste rinsaldata dalla presenza di interpreti prestigiosi ed ospiti d'eccezione: dalla Spagna El Junco ballerino ed artista poliedrico che rappresenta al meglio oggi (secondo nemmeno all'astro Joaquin Cortes) il duende latino portando il flamenco nei teatri piu importanti dalla Scala all'Opera. Insieme a lui altri eccezionali interpreti tra cui la brava coreografa Caterina Lucia Costa e la compagnia Pasion Gitana i fratelli Di Stazio e non ultima la compagnia resident Teatro Greco Dance Company. Il programma un mix di suoni musiche e culture che vanno dalla tradizione del flamenco suonato: Bajo de Luna, Barbera su musiche di Jose Luis Rodriguez e la Buleria di Chano Dominguez dove tra tabla e nacchere i passi del ballo di carattere madrileno si sposano con una coreografia sempre nuova e mai scontata, grande esempio di rivisitazione contemporanea della tradizione flamenca. Fino ad arrivare al passionale tango che abbraccia la platea in una musica che a scapito di un'esibizione piu atletica che sensuale affascina tutti ricordando Astor Piazzolla nelle celebri: Libertango e Vuelvo al Sur. A dare a tutto lo show un tocco di originalita tutta in stile jazz contemporaneo che fa il verso ad Alvin Ayley e ricorda da vicino Marta Graham (suggestivo il quadro iniziale The Heat su musiche di Peter Gabriel) e la compagnia tutta giovane, atletica e tecnicamente ben preparata diretta da Renato Greco e Maria Teresa del Medico, coreografi sempre attenti alla chiave di sperimentazione e ricerca. Encomiabile il quadro The sound of love su musiche di Ennio Morricone dove la musica di un violino rivive per magia grazie alla danza ed alle evoluzioni e all'arte tersicorea degli interpreti.
(Federica Baioni)