Splendido omaggio a Marley e Beethoven al Symphony Pop Festival
di Roberta Rocchetti
15 Lug 2020 - Altre Arti, Eventi e..., Commenti live!, Festival, Musica live
Nell’ambito del Symphony Pop Festival, a Fano, abbiamo assistito ad una serata magica, omaggio a Bob Marley e a Ludwig Van Beethoven, un inno alla pace, con l’Orchestra Filarmonica Rossini diretta da Roberto Molinelli, il vocalist Mitchell Brunings e Claudio Salvi.
I merli della Rocca Malatestiana di Fano hanno fatto da corona al palco che nella serata di giovedì 9 luglio ha ospitato il concerto che nell’ambito del Symphony Pop Festival ha reso omaggio a Bob Marley e a Ludwig Van Beethoven, un connubio che può sembrare azzardato e che invece è risultato perfettamente calzante ed armonico, sia nel messaggio di pace ed unione tra i popoli, obiettivo al quale entrambi i musicisti anelavano, sia perché gli arrangiamenti del Maestro e Direttore Roberto Molinelli sono stati capaci di far confluire un genere musicale nell’altro in un’osmosi che ha annullato ogni confine di genere.
Dopo il discorso tenuto dal presidente del Rotary di Fano Dario Colangeli che ha voluto questa serata e delle autorità presenti L’Orchestra Filarmonica Rossini ha prestato la propria professionalità sempre impeccabile, da prima ad un’introduzione solo sinfonica nella quale siamo stati accompagnati con la grazia della Romanza in Fa di Beethoven nel cuore del concerto che si è quindi aperto con l’ingresso del vocalist Mitchell Brunings, olandese il cui talento è emerso appunto in un talent e proprio eseguendo quei brani di Marley, di cui possiede la voce e lo spirito.
L’energia di Brunings e delle tre coriste Clarissa Vichi, Valentina Ariemma e Sara Gambaccini è stata in poco tempo trasmessa alle 480 persone presenti, le quali hanno ad un certo punto ritenuto superflue le sedie e non hanno potuto fare a meno di farsi coinvolgere nei ritmi reggae complice anche la serata stupenda ed un clima assolutamente piacevole, pur continuando a rispettare le norme anti Covid e le distanze di sicurezza.
Ma proprio questo concerto, il primo dopo il lockdown, ci ha
regalato una nota di profondo ottimismo, ci ha fatto sentire uniti e gioiosi.
Una forza forse dimenticata negli ultimi tempi e non solo a causa della
pandemia ha ripreso vita e speriamo non solo per le poche ore del concerto, ci
auguriamo che quegli ideali di amore universale vagheggiati da Marley di cui
tra un brano e l’altro la voce di Claudio Salvi, che ha scritto anche i
testi, ci ha raccontato possano riprendere vigore. L’amore in ogni sua forma,
perché no anche quello che Bob ha avuto per le sue innumerevoli donne, per la
bellezza, per la musica, per la libertà: get up, stand up.
Mitchell Brunings ha ripercorso la carriera del musicista giamaicano attraverso
brani come I shot the sheriff, No woman no cry, Could you be
loved, Redemption song.
L’incipit della quinta sinfonia e l’inno alla gioia di Beethoven eseguiti con un arrangiamento in linea con il mood della serata hanno siglato la volontà di trascorrere questa notte d’estate all’insegna delle buone vibrazioni prima dei bis richiesti a gran voce dal pubblico e a cui gli artisti si sono prestati con generosità. Siamo usciti con una sensazione di grande leggerezza, chiedendoci se non sia il caso di finirla di postare foto di scarpe su Instagram aspettando con ansia i like ma togliere quelle scarpe e tornare a ballare, mentalmente liberi, nei prati.