“MIMMO PALADINO. Il linguaggio dei segni”, un docufilm ad Arezzo
a cura di Vincenzo Pasquali
10 Mar 2020 - News cinema
Il filmaker Nunzio Massimo Nifosì e la sua troupe stanno realizzando riprese e interviste nelle varie location della mostra “La regola di Piero” allestita in città. Fra le tante autorevoli testimonianze che raccontano l’opera di Mimmo Paladino anche quella di Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo e presidente della Fondazione Guido d’Arezzo e di Roberto Barbetti, il direttore della stessa.
Sarà trasmesso da Rai 5 nel corso della prossima stagione invernale il film-documentario MIMMO PALADINO. Il linguaggio dei segni del filmaker Nunzio Massimo Nifosì e Arezzo, che accoglie “La Regola di Piero”, una delle retrospettive più importanti dell’artista italiano, sarà protagonista di questo lavoro. In questo giorni infatti Nifosì e la sua troupe si trovano in città per realizzare riprese dell’allestimento e alcune interviste. Il film, che vuole offrire un ritratto strutturato ed organico del percorso artistico di una delle più importanti figure creative del panorama contemporaneo internazionale, ha la sceneggiatura dello stesso Nifosì e Layla Parry, è prodotto da LABORATORIO in collaborazione con Rai 5, Fondazione Guido D’Arezzo e altri partner e prevede una lavorazione di diversi mesi che vedrà la fine per novembre 2020.
Le riprese di Arezzo interessano la documentazione integrale della mostra-evento “La Regola di Piero”, omaggio dell’artista a Piero della Francesca, dislocata in varie sedi della città tra cui la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, la Fortezza Medicea, Sant’Ignazio, San Domenico e Porta Stufi.
In questo contesto sono stati intervistati Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo e presidente della Fondazione Guido d’Arezzo e il direttore della stessa, Roberto Barbetti.
Nelle prossime settimane saranno invece raccolte le testimonianze di importanti personaggi dell’arte e della cultura che hanno collaborato e lavorano con l’artista. Nomi di rilievo quali Germano Celant, Achille Bonito Oliva, critici, storici dell’arte, curatori, galleristi, artisti, ma anche musicisti e fotografi. Un coro eterogeneo di voci che insieme riflettono l’ecletticità ed il multilinguismo dell’opera di Mimmo Paladino. Verranno inoltre filmate molte collezioni private e pubbliche. Infine sarà la voce dell’artista stesso ad accompagnare dietro le quinte, svelando il processo creativo dei propri lavori, l’intima essenza e la potente sacralità del suo segno.