Pier Carlo Orizio e Federico Colli in concerto a Londra
a cura di Vincenzo Pasquali
10 Ott 2019 - Musica classica, News classica
Il direttore Pier Carlo Orizio e il pianista Federico Colli, due eccellenze musicali bresciane, insieme per la prima volta alla Cadogan Hall di Londra, il 16 ottobre, con la Royal Philharmonic Orchestra. In programma di Schumann la Genoveva Overture, di Grieg il Concerto per pianoforte e orchestra in la minore op. 16 e di Brahms la Sinfonia n.4.
Due eccellenze della musica bresciana saranno in trasferta il prossimo 16 ottobre a Londra per esibirsi con la Royal Philharmonic Orchestra, all’interno della Cadogan Hall, prestigiosa sala di cui la Royal Philharmonic è orchestra residente. La data segna il debutto per il M° Pier Carlo Orizio,direttore del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo,dove Federico Colli ha debuttato nel 2011, nella capitale britannica. Il Maestro dirige per la seconda volta una delle più importanti orchestre mondiali, dopo le due date dello scorso maggio all’interno del 56° Festival Pianistico con solista Alexander Romanovsky.
Molti i concerti che hanno visto Orizio e Colli, uno tra i più talentuosi concertisti under 40 sulla scena internazionale, insieme sul palco, ma solo una volta fuori dall’Italia, a Città del Messico nel 2013 con l’Orquesta Filarmónica de la UNAM.
“La sintonia non mancherà – racconta Pier Carlo Orizio – Con Federico abbiamo fatto tanti concerti assieme, ma è la prima volta che affrontiamo Grieg. Il talento di Federico parla, è originale: ha una particolare visione della musica che, unita alla qualità del suono, ricca di sfumature, rende la sua interpretazione sempre fresca e nuova”.
La grande tensione romantica di questo concerto si esprime fin dal primo pezzo in programma, la Genoveva di Schumann, opera rarissimamente rappresentata ma sublime, in particolar modo nella sua Overture.
La relazione tra Schumann e Brahms è ormai nota, è stato questo il tema protagonista dell’ultima edizione del Festival Pianistico, dal titolo “Musica velata”. In programma infatti la Sinfonia n.4 di Brahms: “Questa è stata l’ultima opera sifonica di Brahms, e lui lo sapeva – spiega Pier Carlo Orizio – Nel finale Brahms utilizza una forma barocca, la passacaglia. Parlando di “Grandi romantici” (che è proprio il titolo del concerto londinese) è molto particolare che un compositore romantico, proprio alla fine della sua carriera, scelga una forma che romantica non è, anzi. La passacaglia è una forma in qualche modo di “autolimitazione”, essendo una delle forme più definite che si possano avere nella musica. È come se Brahms avesse voluto auto-imporsi dei paletti per frenare l’impeto della sua musica e penso sia molto affascinante”.
Nonostante le diverse tematiche, ci sono tanti elementi che fanno pensare che Grieg avesse come modello i concerti di Schumann. Del concerto di Grieg è diventata poi leggendaria l’interpretazione di Benedetti Michelangeli, eseguita nel 1965 a Londra con la New Philharmonia Orchestra diretta da Rafael Frühbeck de Burgos.
L’ultima volta che Orizio e Colli si sono esibiti insieme è stato nel dicembre 2017 a Brescia, al Teatro Sociale, in un tutto Čajkovskij. Questo concerto è diventato poi il primo cd della Filarmonica del Festival, prodotto da Musicom.it.
Colli è uno dei grandi talenti a cui il Festival è più affezionato. Ha debuttato al Festival Pianistico nel 2011, l’anno prima di vincere il prestigioso concorso di Leeds, per poi tornare altre 4 volte, l’ultima delle quali come solista diretto da Valery Gergiev agli Arcimboldi di Milano nel 2018.
Il prossimo 17 dicembre, Colli si esibirà nuovamente con la Filarmonica diretta da Orizio a Brescia in Auditorium San Barnaba per l’annuale “Concerto per i bambini”, arrivato alla decima edizione, un concerto di beneficienza a favore della associazione bresciana “Una mano per i bambini onlus”.
Quanto al programma del concerto di Londra, sono poche le opere per pianoforte che hanno un’apertura così iconica quanto il concerto per piano di Grieg. Il fascino drammatico del primo movimento dà avvio al pezzo con un’esibizione di incomparabile virtuosismo. Passando da una sensibilità lussureggiante a dei frenetici cromatismi, c’è poco che resti inesplorato in quest’opera monumentale.
L’ultima sinfonia di Brahms è una pietra miliare del repertorio sinfonico del diciannovesimo secolo. I suoi ricchi passaggi ed i temi raggiungono la loro massima espressione nel finale quando molteplici variazioni creano quell’impeto oscuro, quell’inquietudine profonda che è predominante nella Sinfonia.
BIOGRAFIE
Pier Carlo Orizio, nato a Brescia nel 1963, si è diplomato in pianoforte sotto la guida di Sergio Marengoni e in direzione d’orchestra con Donato Renzetti, frequentando altresì i corsi di perfezionamento tenuti da Emil Tchakarov (Venezia 1988) e da Leonard Bernstein (Roma 1989). Ha diretto alcune delle principali orchestre europee tra le quali la Filarmonica di San Pietroburgo, la Russian National, la Camerata Salzburg con Salvatore Accardo solista, la Tchaikovsky Symphony, la Danish National Symphony. Con la Prague Philharmonia ha registrato per la RAI il Concerto n. 1 di Beethoven e il Concerto di Schumann, solista Martha Argerich. Un rapporto speciale lo lega alla Cina, ove è stato direttore artistico del Beijing International Piano Festival. Dal 2008 ha diretto nelle principali sale cinesi orchestre quali la Beijing Symphony e la Shenzhen Philarmonic Orchestra. Nella sua attività concertistica ha collaborato con nomi leggendari quali Mstislav Rostropovich, Sir James Galway, Rudolf Buchbinder, Boris Berezovsky su invito dei maggiori festival europei. Profondamente interessato alla musica del nostro tempo, ha diretto brani di Arvo Pärt, Sofia Gubaidulina, Krzysztof Penderecky (solista al flauto Massimo Mercelli) e prime assolute, tra gli altri, di Giancarlo Facchinetti e Mauro Montalbetti. Nel 2013 ha fondato, con Luca Ranieri, la Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia, collaborando con solisti quali Salvatore Accardo, Uto Ughi, Daniil Trifonov, Ramin Bahrami, Sergej Krylov, Martha Argerich e Mikhail Pletnev. Nell’aprile del 2018 Pier Carlo Orizio ha diretto nuovamente la prestigiosa Russian National Orchestra: a Mosca per l’inaugurazione del Festival Rostropovich, solista al pianoforte Mikhail Pletnev, e alla Royal Opera House di Muscat, in Oman, solista al violino Sergej Krylov. Nel luglio 2018 ha diretto la Zagreb Philharmonic Orchestra con solisti Julian Rachlin e Mischa Maisky.
Federico Colli si è imposto all’attenzione internazionale dopo aver vinto il Primo Premio al Concorso Mozart di Salisburgo nel 2011 e la Medaglia d’oro al Concorso Pianistico Internazionale di Leeds nel 2012. Da allora si è esibito con orchestre quali l’Orchestra Mariinsky, la Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra della Toscana, la Royal Scottish National, la Royal Liverpool Philharmonic, la Wiener Kammerorchester, la Philharmonia Orchestra, la BBB Philharmonic, la Camerata Salzburg, l’Orchestra Nazionale della Radio Polacca, in sale da concerto rinomate quali il Musikverein e la Konzerthaus di Vienna, la Konzerthaus di Berlino, la Beethovenhalle di Bonn, la Herkulessaal di Monaco, la Elbphilharmonie, la Barbican Hall, la Laeiszhalle di Amburgo, la Salle Cortot di Parigi, il Concertgebouw di Amsterdam, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Rudolfinum di Praga, la Royal Festival Hall e la Mariinsky Concert Hall di San Pietroburgo. Federico Colli ha collaborato con rinomati direttori d’orchestra quali Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Vladimir Ashkenazy, Vasily Petrenko, Juraj Valčuha, Thomas Søndergård, Sakari Oramo, Alan Buribayev, Joji Hattori, Jasper Kaspszyk, Alpesh Chauhan, Sir Mark Elder, Ed Spanjaard, Roman Kofman, Dennis Russell Davies, Ion Marin e John Axelrod. Federico Colli registra in esclusiva per ‘Chandos Records’, etichetta con cui ha pubblicato il primo disco incentrato sulle Sonate di Domenico Scarlatti nel maggio 2018, a cui ha fatto seguito un disco con musiche di Bach e Bach-Busoni nel 2019. Il suo terzo album verrà pubblicato nel marzo 2020. In occasione del suo debutto alla International Piano Series del Southbank Centre nell’aprile 2014, è stato pubblicato il CD di debutto di Federico Colli, prodotto da ‘Champs Hill Records’, con musiche di Beethoven, Scriabin e Mussorgsky.Federico Colli ha debuttato in concerto a Londra con la BBC Symphony Orchestra e Sakari Oramo, suonando il Concerto per pianoforte n. 3 di Rachmaninov.I suoi concerti e recital nelle ultime stagioni includono il Concertgebouw di Amsterdam, la Wigmore Hall di Londra, il Festival Pianistico di Lucerna, il Lincoln Center di New York, la Konzerthaus di Berlino, la Fazioli Concert Hall, il Ravinia Festival, Ferrara Musica, il Festival Pianistico della Ruhr, MiTo Settembre Musica e il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. Di recente ha suonato con orchestre del calibro degli Hamburger Symphoniker, la Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz, la Philharmonia Orchestra di Londra, la Stamford Symphony e la Filarmonica di Stoccolma.I concerti di Federico Colli sono stati trasmessi da BBC Radio 3, RAI radio e TV, Mariinsky TV, dalla Radio Polacca e da ORF Austria. Federico Colli ha avuto l’onore di condividere il palco con musicisti del calibro di Lang Lang, Martha Argerich, Nelson Freire e Leonidas Kavakos.I momenti salienti delle stagioni 19/20 prevedono recital alla Konzerthaus di Berlino, al London Piano Festival, al Bechstein Festival, alla London BBC Radio 3 e un tour di recital in Nord America (San Francisco, San Josè e Vancouver). Federico Colli suonerà con il Quartetto d’archi alla Scala e il Quartetto Guadagnini, con la Royal Philharmonic Orchestra alla Cadogan Hall, l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI diretta da Valery Gergiev a Torino, la Sinfonica di Atene, la Sinfonica di Sichuan (in tour in Cina) e con la Janáček Filarmonica. Debutterà inoltre alla Philharmonie di Parigi con l’Orchester national d’Île-de-France, con un successivo tour di nove città in Francia.Nato a Brescia nel 1988, Federico Colli ha studiato al Conservatorio di Milano, all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola ed al Mozarteum di Salisburgo sotto la guida di Sergio Marengoni, Konstantin Bogino, Boris Petrushansky e Pavel Gililov.Nel 2011 ha ricevuto un ‘Grosso d’Argento’ dal sindaco della sua città natale, Brescia, come riconoscimento dei suoi traguardi artistici. Nel 2014 Federico Colli è stato selezionato dall’International Piano Magazine come uno dei “30 pianisti sotto i 30 anni che domineranno il mondo musicale negli anni a venire”.
Royal Philharmonic Orchestra. Per più di sette decadi la Royal Philharmonic Orchestra (RPO) è stata in prima linea nella produzione musicale del Regno Unito. La stagione regolare di concerti dell’orchestra nella sua casa di Londra, la Cadogan Hall, è integrata da da un’ulteriore serie di concerti presso la Royal Festival Hall, nel complesso di Southbank Centre, da una popolare serie di concerti alla Royal Albert Hall e dalle assidue frequentazioni nelle sue sette sedi sparse nel Regno Unito. Anche i tour internazionali sono vitali per il lavoro dell’orchestra, la quale si esibisce nelle più prestigiose sale al mondo. La RPO collabora con I più celebri artisti internazionali, incluso il suo Direttore Princilale Pinchas Zukerman, il direttore Principale Associato Alexander Shelley ed il Direttore Associato Permamente Grzegorz Nowak. L’orchestra è in procinto di assegnare a breve il ruolo di nuovo Direttore Artistico e Direttore Principale. Nel 2018, l’RPO Resound, il programma educativo dell’orchestra in favore della comunità, compirà il suo 20° anno di attività. Nel corso degli anni RPO Resound è fiorito ed ha portato la musica nei cuori delle regioni in cui l’orchestra presta il proprio servizio, lavorando con un’enorme varietà di partecipanti, inclusi i giovani, i senzatetto e gli ammalati di cuore. Nel 2017 la RPO ha collaborato con l’app EnCue by Octava, divenendo la prima orchestra in Europa ad offrire al suo pubblico in tempo reale i più svariati servizi musicali, incluse alcune performances selezionate e rese accessibili da cellulari e tablet. L’Orchestra ha incrementato le sue attività sulle piattaforme di social media, spronando il pubblico ad interagire in maniera informale su Facebook o su Twitter (@rpoonline) e di godere di approfondimenti, come collegamenti da dietro le quinte, attraverso il proprio sito web (www.rpo.co.uk), il canale YouTube (RPOOnline) e Instagram (@RPOOnline). Anche se la RPO coglie volentieri le opportunità offerte dal ventesimo secolo, esibendosi con pop star e per video games ed eseguendo colonne sonore per film e televisione, la sua priorità artistica rimane sempre la stessa: produrre musica ai massimi livelli e per il maggior numero possibile di ascoltatori. Guardando con fiducia ed orgoglio al futuro, la sua versatilità e l’alto standard qualitativo fanno della RPO una delle orchestre sinfoniche in assoluto più lungimiranti e di larghe vedute.