The show must go on mette in fuga la platea del Rossini


Patrizia Isidori

2 Lug 2009 - Commenti classica

Civitanova (MC). Gli spettacoli di sperimentazione, sia nell'arte, nel teatro, nella musica o nella danza, fanno sempre molto discutere ed accendono notevoli controverse critiche. à proprio ciò che è accaduto per lo spettacolo della Compagnie R.B. Jèrà me Bel The show must go on, inserito nella programmazione di Civitanova Danza. In realtà non si è visto danzare e neanche si sono visti dei veri ballerini, ma un gruppo alquanto numeroso di strani personaggi, grezzi e ben rivoltanti. Tali soggetti sono comparsi dopo che, a buio completo, sono stati proposti tre dei diciotto brani di musica pop, che rappresentavano la colonna sonora dello spettacolo, diretta da un dj seduto alla sua consolle e con le spalle al pubblico, anche lui affine a tutti gli altri. Hanno quindi cominciato ad esibirsi con movenze sgraziate, dopo aver fissato a lungo ed immobili il pubblico. Insomma abbiamo visto ballare il lardo delle pance e delle tette di tali soggetti, per giunta quasi tutti occhialuti, tra cui figurava anche una vecchia. Passati i venti minuti di pazienza, che il pubblico ha voluto concedere, nell'attesa che la provocazione lasciasse poi il posto ad un vero spettacolo, è iniziata la fuga e circa metà degli spettatori, messi a dura prova, hanno abbandonato la platea con sollievo. Uno spettacolo bruttissimo, catalogato nel genere d'avanguardia, ma anche l'avanguardia ha fatto la sua storia ed è ormai superata ed obsoleta. L'unica cosa di cui bisogna dare atto al coreografo è che se voleva schifare le persone e cacciarle dal teatro, c'è proprio riuscito. Diciamo pure che l'altra metà che è rimasta forse ha voluto vedere fin dove arrivasse la provocazione, e magari alcuni ridevano anche, ma mi sembra che ci fosse solo da piangere. Quello che meraviglia di più è il fatto che uno spettacolo di tale sperimentazione sia stato inserito nella programmazione di Civitanova Danza, con alle spalle una lunga tradizione di spettacoli di alta qualità . In fondo ci sono altri spazi dedicati alla contemporaneità del teatro o della danza, per esempio nel nostro territorio c'è il Festival di Polverigi, e gli appassionati del genere possono trovarci quello che cercano. Nonostante lo spettacolo abbia registrato diverse critiche non proprio positive nel mondo, nel 2005 ha ricevuto il Bessie Award.
(Patrizia Isidori)


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