Grande successo per il “Festival Liszt”
Sivana Scaramucci
22 Ago 2007 - Commenti classica
Ci sono alcune manifestazioni che non hanno infanzia, ossia non possono crescere più di tanto perchè nascono già grandi: grandi per la progettazione, per le scelte, per i luoghi, per i temi, tutt'al più possono potenziare le proposte spingendo la ricerca nell'esplorazione dell'inedito fino a cercare, trovando, artisti che rasentano la soglia della genialità interpretativa. à quanto è accaduto per il Festival Liszt di Grottammare (AP) quest'anno alla quinta edizione.
La felice intuizione del musicista, m. Federico Paci, di riportare in luce un fortunato soggiorno del compositore ungherese, pianista e direttore d'orchestra Franz Liszt proprio nella cittadina rivierasca perla dell'Adriatico nei mesi di luglio e agosto del 1868, dette cinque anni fa il la (è il caso di dirlo) per la creazione di una manifestazione musicale che non ha eguali se non in centri come Salisburgo per il Mozarteum o Bayreuth, o anche Pesaro per il R.O.F. ovvero monoculture musicali di altissimo livello. A ciò si aggiunga, ed è rarità anche questa, l'intelligenza ricettiva delle due Amministrazioni di Grottammare, nel frattempo avvicendatesi, di sostenere in collaborazione con gli altri enti locali un'iniziativa colta, assolutamente non popolare, semmai d'èlite, scommettendo esclusivamente sulla qualità senza aspettative di frastornante immagine. Quindi la scelta dell'èquipe organizzativa, il lavoro della giornalista Tiziana Capocasa che si è applicata a un estenuante compito di collazione del carteggio fra Liszt e Fenili ed altri personaggi grottammaresi, le edizioni critiche, le pubblicazioni: un pezzo di storia locale ha così completato il puzzle internazionale di un musicista genio e irrequieto quale fu l'Ungherese. Il resto lo hanno fatto i grandi interpreti lisztiani, da Paolo Marzocchi a Giuseppe Albanese, a Vanessa Gravina voce recitante lo scorso anno sul pianoforte di Paolo Vergani, Pierre Rèach, Tamà s Erdi e ancora indietro tanti grandi musicisti e critici musicali.
L'edizione 2007 si è inaugurata il 26 luglio scorso con interventi di Cecilia Campa, Là Szlò Csorba, Janos Herczog ed ha avuto come spettatrice e ospite d'onore nientemeno che donna Emanuela di Castelbarco, la nipote del m. Arturo Toscanini, il concerto d'apertura, una chicca da intenditori ha visto protagonisti il contralto Judit Rajk, virtuosista d'eccezione e Andreà s Wilheim al pianoforte, tema: Liszt e Dvorà k: melodie . Il Festival poi è entrato nel vivo il 19 agosto con un travolgente concerto di Paolo Restani al pianoforte che ha eseguito Il virtuosismo di Liszt: gli studi trascendentali profondendo oltrechè il naturale talento, anche l'anima in un'esecuzione da mozzafiato, in cui ogni fibra del suo corpo palpitava e costituiva un unicum con lo strumento, un superbo Yamaha messo a disposizione dalla ditta Giocondi, mecenate in più di un'occasione. Il pubblico, stipato all'inverosimile nella pur capiente chiesa sistina di Santa Lucia su nel vecchio incasato di Grottammare, trattenuto il fiato per la lunga emozione è esploso in una vera e propria ovazione, commentando l'alto trasporto che Restani provava e trasmetteva nel contempo dando colore e tonalità inedite a brani di oggettiva difficoltà tecnica.
Stessa emozione il 21 agosto con la giovane pianista montenegrina Vedrana Kovac che ha tenuto il concerto Intorno a Liszt eseguendo repertori di Bach, Liszt, Schubert, Chopin, TchaiKovskj, Rachmaninov.
Ancora tre date, il 22, il 24, il 26 agosto in cui verrà conferito il Premio LISZT alla carriera al pianista Francois Joel Thiollier, ore 21,30 chiesa di Santa Lucia, e calerà il sipario anche su questa quinta edizione ma già possiamo anticipare un consuntivo su cui poi torneremo: è una manifestazione che pone le Marche, Grottammare in particolare, tra i grandi circuiti della musica e dello spettacolo internazionali e non per chovinismo, semplicemente perchè è buona, è selezionata nella qualità e l'affluenza del pubblico che non trova posto a sedere lo conferma. Un plauso anche al pubblico che quando ci sono offerte di valore dimostra di saper scegliere.
E ora un piccolo cenno ai luoghi, come dicevamo in apertura: il loggiato di piazza Peretti, il vecchio incasato completamente restaurato, la chiesa di S. Lucia il paesaggio in toto semplicemente magici.
(Sivana Scaramucci)