Gregoriano a Pesaro
Andrea Zepponi
20 Giu 2007 - Commenti classica
Le recenti aperture di Benedetto XVI circa il ripristino del canto gregoriano nelle funzioni religiose hanno reso attuale l'interesse verso il canto gregoriano e la sua tradizione millenaria. La sublime semplicità del coro senza strumenti rende questo genere proponibile a ogni livello qualora, s'intende, venga praticato con rigore e pertinenza. Il Coro Gregoriano del Conservatorio Statale di Musica G. Rossini di Pesaro si configura come attività formativa nell'ambito dei corsi di cui sono titolari il M Gabriele Gravagna e la professoressa Giovanna Franzoni, che intendono offrire agli studenti l'opportunità di approfondire la conoscenza del canto gregoriano attraverso la verifica della pratica esecutiva di quanto acquisito dalle indagini più avanzate in materia. Alla base vi sono infatti uno studio condotto sui più autorevoli codici dei secoli X, XI e XII ed un accurato lavoro di ricerca interpretativa, finalizzati ad un recupero filologico del repertorio e alla sua restituzione primariamente in sede liturgica. Costituito nel 1994 per iniziativa del M Gabriele Gravagna, docente di Organo Principale al Conservatorio Rossini, ed inserito nel 2000 tra le articolazioni artistiche permanenti dello stesso Conservatorio, il Coro Gregoriano viene frequentemente invitato nell'ambito di solenni celebrazioni liturgiche e manifestazioni culturali di particolare rilievo. La scelta di intervenire preferibilmente nella Liturgia è dettata dal convincimento che il gregoriano è il canto della Parola e come tale trova la sua piena realizzazione solo all'interno del rito. Il gruppo vocale si propone comunque di presentare un patrimonio musicale che non può essere immaginato avulso dal contesto di fede e di cultura del quale è espressione, riserva sempre particolare attenzione ai tempi liturgici o a specifici argomenti di meditazione fissati dalla Chiesa formulando programmi che seguono un preciso itinerario tematico. Come complemento ai canti, eseguiti sempre a voce scoperta, figurano spesso in programma brani organistici. Tale accostamento viene effettuato in alcuni casi con l'intento di riproporre il repertorio gregoriano secondo la prassi dell'alternatim in auge nei secoli XV-XVII, che consisteva nell'esecuzione di un canto gregoriano alternando sezioni di esso meramente vocali e monodiche a sezioni organistiche che ripropongono il materiale tematico della melodia gregoriana secondo una rielaborazione polifonica e contrappuntistica; in altri casi con quello di visitare alcune melodie attraverso il genere strumentale della parafrasi, particolarmente frequentato dagli esponenti della scuola organistica francese del 900. Il programma del repertorio di canti gregoriani eseguiti durante la Messa solenne In Dominica Pentecostes del 27 maggio 2007 a Pesaro presso il Santuario della Beata Vergine delle Grazie comprendeva i brani : Spiritus Domini (Sap. 1,7; Ps. 67,1) all'Introitus, il Kyrie (Orbis Factor) dell'Ordinarium XI, Emitte Spiritum tuum (Ps. 103, 30) e l'Alleluia, Veni Sancte Spiritus e Alleluia, la sequentia Veni Sancte Spiritus , indi il Sanctus e l'Agnus Dei entrambi dall'Ordinarium XI, Factus est repente (Act. 2,2.4; Ps. 67,21.29) al Communio e infine l'hymnus Veni Creator Spiritus . I suddetti canti sono tratti dal Graduale Triplex e dal Liber Hymnarius. In particolare quelli del proprium missae sono stati proposti secondo una revisione condotta sui codici Einsiedeln, Stiftsbibliothek 121 (sec. X); St. Gallen, Stiftsbibliothek 359 (sec. X); Laon, Bibliothèque Municipal 239 (sec. X); Paris, Bibliothèque National latine 776 (sec. XI) ; Benevento, Biblioteca Capitolare 34 (sec. XI-XII).
L'evento musicale, che costituisce la dodicesima edizione con il Coro Gregoriano del Conservatorio Rossini, ha avuto luogo con il patrocinio dell'Arcidiocesi di Pesaro e della Comunità dei Servi di Maria. Un impegno così qualificato ha precisato il Presidente del Conservatorio Giorgio Girelli sul quotidiano locale merita un punto di riferimento che consenta di conservare le migliori interpretazioni artistiche di questa specifica articolazione didattica. Ci siamo quindi adoperati per incidere un CD-audio che sarà al più presto presentato alla stampa e che costituisce uno dei migliori contributi del settore emersi negli ultimi anni in Italia .
Il rigore cui accennavo all'inizio ha avuto adeguata applicazione durante lo svolgimento dei canti nella conduzione del Coro ad opera del Maestro Gravagna che ha istruito le sezioni maschile e femminile e i solisti Antonio Martino e Luca Ortelli senza sopprimere le peculiarità vocali individuali nel rispetto dello stile e della condotta ritmico – melodica. Il giusto rilievo conferito alle caratteristiche del gregoriano quali le liquescenze (intonazione delle consonanti liquide-nasali) e l'impiego della parafonia in cui una parte del coro intona intervalli paralleli allo svolgersi della melodia gregoriana hanno conferito colore e varietà all'esecuzione anche per l'alternarsi in diverse posizioni spaziali dei coristi. La caratteristica del coro gregoriano di Pesaro è di avere anche una sezione femminile composta dalle signore Giorgia Borgacci, Katia Bovo, Anna Maria Cavalazzi, Francesca Ceriani, Cristina Di Gregorio. Giovanna Franzoni, Livia Giovenco, Maria Rita Tonti e Chiara Vidotto.
(Andrea Zepponi)