Tutto sulla 58a Mostra del Cinema di Venezia


di Adele de Gennaro e Monica Scatena

11 Ago 2013 - Senza categoria

Cinema: News

Celebrando il 58mo compleanno, la Mostra internazionale d'arte Cinematografica di Venezia si rinnova e per l'edizione 2001, in programma dal 29 agosto all'8 settembre, presenta non poche novità : dal doppio concorso ai Leoni che quest'anno diventano tre, sino alla capienza delle sale con ben mille posti in più. Ad annunciare il programma completo della manifestazione sono il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta e il direttore della Mostra Alberto Barbera. Nuovo look, insomma, e soprattutto molte buone intenzioni che, per Barbera, hanno quasi il sapore della scommessa. “A cose fatte -spiega il direttore- si vedrà se valeva la pena di scommettere sul doppio concorso invece che sull'abolizione della competizione auspicata da alcuni”.
Nonostante le buone intenzioni, comunque, fioccano già le prime polemiche sul doppio concorso che, nato per accontantare tutti, in realtà ha già provocato qualche malumore. Ma vediamo come si articola quest'anno la Mostra del Cinema.
Due le sezioni di concorso, “Venezia 58” e “Cinema del presente”, entrambe competitive e diverse per impostazione, a cui si aggiunge “Nuovi territori”, una sezione-laboratorio ed una finestra aperta alle nuove tecnologie e alla sperimentazione d'autore. A completare il programma, inoltre, “Corto-Cortissimo” riservato ai cortometraggi, e la consueta Settimana Internazionale della Critica.
Cambiano, ovviamente, anche i premi, con tre Leoni attribuiti da altrettante giurie: il Leone d'Oro per il miglior film del concorso “Venezia 58”, il Leone dell'Anno per il miglior film del concorso “Cinema del presente” ed il Leone del Futuro per il concorso “Opera prima – Luigi De Laurentiis”.
Ben 140 i film presenti alla mostra, di cui 76 lungometraggi, 52 corti e mediometraggi e 12 documentari. La sezione Venezia 58 include 39 film, 20 in concorso – tra cui il film d'apertura “L'amore probabilmente” di Giuseppe Bertolucci con Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamaschi e Rosita Celentano- e 19 fuori concorso, con le ultime creazioni di Woody Allen, John Carpenter, David Mamet, e l'attesissimo “A.I. Artificial Intelligence” di Steven Spielberg con Jude Law e William Hurt.
Imponente il lavoro di selezione: in 9 settimane sono stati visionate ben 2400 opere fra lungometraggi e corti.
“Quest'anno abbiamo cercato una sorta di equilibrio -dice Barbera- fra cinema conosciuto e atteso e un tipo di cinema più sconosciuto. Per una metà abbiamo cineasti famosi, per l'altra una cinematografia più lontana. In questo modo abbiamo cercato di allargare il più possibile il nostro sguardo per svolgere un lavoro di informazione su tutto il cinema contemporaneo, credo che sia questo il nostro dovere”.
Qualche perplessità anche sulla giuria sdoppiata. A giudicare i film di Venezia58 saranno -presieduti dal nostro Nanni Moretti- lo scrittore Amitav Ghosh, il regista Jerzy Skolimowsi, l'attrice Jeanne Balibar ed il produttore Vibeke Windelov, mentre per i venti film in gara nella sezione “Cinema del presente” è stata composta una giuria formata interamente da critici cinematogradici: Shiguehiko Hasumi (presidente), Piera Detassis, Elanuel Levy, Gavin Smith e Michel Ciment.

STAR IN PASSERELLA
di Adele di Gennaro

Molti i registi che partecipano per la prima volta in concorso a Venezia, fra cui l'italiano Giuseppe Piccioni, Larry Clark, Sandra Goldbecher, Babak Payami, Clare Peploe, Walter Salles e Antrè Tèchinè, ma soprattutto salta all'occhio una presenza agguerrita di cineasti sudamericani (per lo più cileni, argentini e messicani), un dato sottolineato con soddisfazione dal direttore della Mostra. “Il cento del gravità del cinema – spiega Barbera – si sta spostando. E allora è meglio andare a vedere per capire che cosa sta succedendo”.
Impossibile individuare tendenze comuni a tutti i titoli in concorso, ma Barbera antcipa una largo numero di film dominati da figure femminili non scontate, con donne protagoniste e fuori dagli schemi. Intanto, come sempre, si accende la curiosità sui titoli fuori competizione per cui, oltre ai già citati Allen e Spielberg, sono da segnalare anche “Heist” di David Mamet, con Gene Hackman e Danny De Vito, “From Hell” di Albert e Allen Hugues, “Training Day” di Antoine Fuqua e “Lucky Break” di Peter Cattaneo. Altrettanto nutrite sono la sezione dei cortometraggi che, tra gli altri, annovera ben sette degli otto corti prodotti dalla Sacher di Moretti, e quella dei documentari, definiti da Barbera “il genere più interessante anche se putroppo poco frequentato dal pubblico nelle sale”. Ma il pubblico, senz'altro, non mancherà di ammirare, applaudire o rincorrere le star che sfileranno al Lido di Venezia: Nicole Kidman ( presente con due film: “The others” di Alejandro Amenabar e, fuori concorso, “Birthday girl” di Jez Butterworth) Charlize Theron, Ethan Hawke con la moglie Uma Thuman, Jude Law, Jeanne Moreau, Ben Kingsley, Helen Hunt, Denzel Washington e, forse, anche Johnny Depp.
Tra le star attese anche Michael Cimino, non nella veste di regista ma di scrittore. Il cineasta americano presenterà infatti “Big Jane”, il suo primo romanzo che, pubblicato in anteprima mondiale in Francia, narra la storia di una giovane donna nell'America degli anni Cinquanta.
Fra gli italiani che accompagneranno i loro film, delusione per il rifiutobdella Loren (invitata per la presentazione de “La Ciociara” restaurata da Mediaset, si è scusata per non poter essere presente), in compensonsbarcheranno nella laguna Licia Maglietta, Tony Sperandeo (anche lui con due film), Luigi Lo Cascio ed Enrico Lo Verso.
Da non dimenticare, infine, una delle cerimonie più attese: la consegna del Leone d'Oro alla carriera ad Eric Rohmer. Tra i maestri più significatrivi della Nouvelle Vague, l'ottantenne e spumeggiante regista francese non smette mai di sorprendere: ne è una riprova il suo ultimo “L'Angalise et le Duc”, in programma al Lido il 7 settembre: realizzato interamente con tecnologie digitali, il film rivela la profonda capacità di Rohmer di mettere gli effetti speciali al servizio di una polemica riflessione sulla storia e sulle sua inesauribile tentazione del totalitarismo.

GLI ITALIANI DELLA MOSTRA
di Adele di Gennaro

Divisi in due sezioni, una dedicata ai film d'autore e l'altra al cinema più sperimentale, la 58ma Mostra del Cinema di Venezia mostra una schiera compatta di registi italiani, molto diversi e con poche radici in comune. Benchè il direttore della Mostra Alberto Barbera si sia affannato a ribadire che !Venezia 58″ e “Cinema del presente” non siano due concorsi di serie A e B , resta il fatto che quest'anno i Leoni raddoppiano e per i film italiani presenti a Venezia è già una vittoria essere stati selezionati.
A contendersi il Leone d'Oro quest'anno ci sono anche “Luce dei miei occhi” di Giuseppe Piccioni e “Luna rossa” di Antonio Capuano, due film che hanno davvero ben pochi punti in comune. Diversa, d'altronde, è anche la storia dei due registi: Piccioni è reduce dal successo e dalla valanga di premi per “Fuori dal mondo” con Margherita Buy e Silvio Orlando, Capuano (avvicinatosi al cinema in anni recenti) è stato finora più apprezzato dalla critica che dal pubblico. Una bella sfida, dunque, per il Leone d'Oro 2001, ma altrettanto interessante si preannuncia la competizione per il nuovo concorso ideato da Barbera, una selezione di film di ricerca, dal linguaggio sperimentale e innovativo.
Per “Cinema del presente”, infatti, gareggiano “Hijos” di Marco Bechis (suo il bellissimo “Garage Olimpo” sui desaparecidos argentini), “L' amore probabilmente” di Giuseppe Bertolucci, “L'amore imperfetto” di Giovanni Davide Maderna e “L'uomo in più” di Paolo Sorrentino. Ma non solo. A rappresentare l'Italia saranno anche altri titoli scelti per la sezione “Nuovi territori”. Fra questi troviamo “Fare la vita” di Tonino De Bernardi, “Images d'orient – Tourisme Vandale” di Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian, “Mario Schifano tutto” di Luca Ronchi e “Sul serbatoio” di Daniele Segre.
Da non dimenticare, poi, “Tornando a casa” di Vincenzo Marra (scelto per la Settimana Internazionale della Critica e in concorso per il Leone del Futuro – Premio Opera Prima Luigi De Laurentiis) e le proiezioni speciali, da “Pasolini: la ragione di un sogno” di Laura Betti a “Michelangelo Antonioni: lo sguardo che ha cambiato il cinema” di Sandro Lai.
Fra gli eventi in programma all 58ma Mostra spicca inoltre l'anteprima mondiale della versione restaurata de “La Ciociara”, il capolavoro di De Sica che valse a Sophia Loren l'Oscar come miglior interprete. Il restauro della pellicola, ricordiamo, costituisce il primo risultato dell'accordo fra Mediaset e la Fondazione Scuola Nazionale di Cinema, un accordo che vedrà per i prossimi cinque anni Mediaset e la Fondazione impegnati nella conservazione e la diffusione del patrimonio cinematografico nazionale. Per i patiti del cinema d'animazione, infine, a Venezia arriverà anche Enzo D'Alò: il regista offrirà in anteprima 15 minuti del suo ultimo film “Momo alla conquista del tempo” tratto dal romanzo di Michaele Ende e prodotto da Cecchi Gori.

SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA
di Monica Scatena

Sette film da tutto il mondo per raccontare realtà diverse. Sono quelli selezionati dalla giuria della sedicesima Settimana Internazionale della Critica. La manifestazione, giunta al suo quarto anno di vita, si terra' dal 31 agosto al 6 settembre 2001 all'interno della 58esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, presieduta da Augusto Barbera.
L'iniziativa, che sin dalla sua prima edizione ha preposto la visione di opere poco conosciute o troppo in fretta dimenticate, scardinando coraggiosamente quei clichè che vogliono a tutti i costi solo proiezioni di assicurata fama, anche quest'anno presenta un evento. La chicca per quest' occasione sarà la versione restaurata di “Il ritorno di Harry Collings” (del 1971) opera prima del regista Peter Fonda, piu' noto per la sua interpretazione nella pellicola simbolo della generazione dei “figli dei fiori “ Easy rider – Libertà e paura” del 1969 (di Dennis Hopper), che per i soli tre film da lui girati.
Il vincitore del concorso, decretato da una giuria composta da Chiara Caselli, Todd Solondz e Deborah Young, potra' concorrere al premio Cni-Cult Network Italia per la migliore opera prima e al Leone del futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”. In rappresentanza del cinema italiano c'e' “Tornando a casa” del 29enne romano Vincenzo Marra, al suo primo lungometraggio dopo vari cortometraggi e un documentario.
La pellicola girata per tre quarti in mare aperto, in presa diretta nel dialetto originale del luogo, indaga con occhio neorealista sulla dura esistenza di un gruppo di pescatori napoletani in Sicilia.
“Tornando a casa e' il frutto di un lavoro lungo e estenuante, ma allo stesso tempo esaltante. – ha detto Marra – Sono sicuro che senza la genuina e spontanea partecipazione dei miei attori, tutti non professionisti, che hanno messo a servizio della mia storia una parte della propria vita, il film non sarebbe mai potuto esistere”.

TUTTI I FILM DI VENEZIA
di Adele de Gennaro

Sono quaranta, complessivamente, i film in concorso alla 58ma Mostra del Cinema di Venezia: come annunciato dal direttore della Mostra Alberto Barbera, quest'anno il prestigioso Leone d'Oro si sdoppia in due premi, destinati rispettivamente ai vincitori dei due concorsi. “Venezia 58” presenta le espressioni più compiute del cinema d'autore, affiancate da film spettacolari più originali, mentre “Cinema del presente” comprende film d'esordio e lungometraggi ai margini della produzione corrente, tutti comunque caratterizzati da intenti d'innovazione. Vediamo, dunque, i titoli in gara – dal 29 agosto all'8 settembre – pronti a sfidarsi per il Leone d'Oro ed il Leone dell'Anno.

VENEZIA 58

“Los otros” di Alejandro Amenà bar

“Quem ès tu?” di Joao Botelho

“Luna Rossa” di Antonio Capuano

“Hollywood Hong Kong” di Fruit Chan

“Bully” di Larry Clark

“Y tu mamà tambièn” di Alfonso Cuaròn

“Sauvage innocence” di Philippe Garrel

“Eden” di Amos Gitai

“Address Unknow” di Kimki-duk

“Waking Life” di Richard Linklater

“The Navigators” di Ken Loach

“Monsoon Wedding” di Mira Nair

“How Harry became a tree” di Goran Paskaljevic

“Void Votes” di Babak Payami

“The Triumph of Love” di Clare Peploe

“Luce dei miei occhi” di Giuseppe Piccioni

“L'Après-midi d'un tortionnaire” di Lucian Pintilie

“Behind the Sun” di Walter Salles

“Hundstage” di Ulrich Seidl

“Loin” di Andrè Tèchinè

CINEMA DEL PRESENTE

“L'amore probabilmente” di Giuseppe Bertolucci

“Hijos” di Marco Bechis

“Sestry” (Sisters) di Sergei Bodrov jr.

“L'Empli du temps” di Laurent Cantet

“Me without you” di Sandra Goldbacher

“Invincible” di Werner Herzog

“Tuhog (Larger than life)” di Jeffrey Jeturian

“Tirana Year Zero” di Fatmir Koci

“L'amore imperfetto” di Giovanni Davide Maderna

“Le souffle” di Damien Odoul

“Fifi Martingale” di Jacques Rozier

“Gaichi (Harmful Insect)” di Akihiko Shiota

“Flower Island” di Il-gon Song

“L uomo in più” di Paolo Sorrentino

“13 Conversations about one thing” di Jill Sprecher

“Reines d'un jour” di Marion Vernoux

“Agua e sal” di Teresa Villaverde

“Sà bado” di Juan Villegas

“La fiebre del loco” di Andrès Wood

“Zuo Tian (Quitting)” di Yang Zhang

(Fonte:www.film.it)

(Adele de Gennaro e Monica Scatena)


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