Incredibile successo di pubblico alla “Rassegna di Nuova Musica”
Daniela Boari
21 Feb 2004 - Commenti classica
La Rassegna di Nuova Musica ha chiuso ieri la 22. edizione con un vero trionfo.
Lo spettacolo è iniziato con oltre mezz'ora di ritardo per dare la possibilità al numeroso pubblico di prendere posto. In successione si è riempita la platea e via via il primo, il secondo e il terzo ordine dei palchi, qualche ragazzo è entrato anche in quello centrale, dove siedeva l'Assessore Pasqualetti che gentilmente si è fatto più in là . Stefano Scodanibbio, Direttore Artistico della Rassegna è evidentemente soddisfatto anche perchè ci sono tanti giovani, alcuni di loro sono tornati dalla prima sera. Un'edizione di estrema qualità dice Scodanibbio Qualità , varietà e successo di pubblico, una congiunzione straordinaria a dimostrare che anche la nuova musica può essere apprezzata. Abbiamo esplorato un secolo di musica, dai primi anni del Novecento fino ai nostri giorni, quella musica che sta diventando classica .
Prima dell'esecuzione del pezzo conclusivo di Terry Riley, In C del 1964, manifesto del minimalismo, gigantesco canone che si snoda sulla ripetitività di 53 moduli ritmico-melodici che vanno da una sola nota a frasi più complesse, il pezzo di John Zorn, Road Runner del 1986. Tanto Riley è stato meditativo tanto l'altro era impaziente , l'accordion di Claudio Jacomucci accompagnato da una danzatrice e immagini video, hanno creato un'atmosfera metropolitana. Un pezzo funambolico, contaminato, pieno di citazioni corso sul filo delle immagini delle opere di Basquiat, il pittore americano che usava la tela come graffito, maestro della citazione e contaminazione nella New York degli anni 80. Musica, segno grafico e danza gli appunti presi da un mondo impazzito in un block-notes multicolore. Nessuna anticipazione sulla prossima stagione ma ci auguriamo che il pubblico resti quello della numero 22.
(Daniela Boari)