Grande successo dell'Orchestra di Santa Cecilia a Bucarest
Ufficio Stampa
1 Ott 2003 - Commenti classica
Bucarest (17 settembre 2003) – Un'immensa folla gremiva ieri sera la gigantesca Sala Mare a Palatului di Bucarest – che, con i suoi 4000 posti, è una delle più grandi d'Europa – per accogliere l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il concerto dell'Orchestra romana, diretta dal maestro francese Michel Plasson, era inserito nell'ambito del festival internazionale dedicato a
George Enescu. Per tutto il mese di settembre si alternano, nelle molte e splendide sale da concerto della città , le migliori orchestre sinfoniche del mondo: dalla London Symphony alla Royal Philharmonic, dai Wiener Symphoniker all'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, e direttori come Colin Davies, Zubin Mehta, e ancora solisti come Gidon Kremer, Mario Brunello e Ivo Pogorelich; insomma uno sforzo organizzativo veramente cospicuo, interamente a carico del Governo rumeno, che evidentemente non ha dimenticato il valore della cultura e della musica, nonostante la difficile situazione economica del paese.
Ad aprire il concerto era la Seconda Sinfonia di Enescu (1881-1955), un doveroso omaggio al musicista rumeno che nel suo paese è considerato alla stregua di un eroe nazionale, perchè grazie alla sua incessante attività di compositore e di interprete si è guadagnato un posto di primo piano nella storia della musica. Raramente eseguita nelle sale da concerto, anche per la particolare difficoltà della partitura, la Seconda Sinfonia è una pagina di grandi dimensioni (quasi un'ora di durata) con una scrittura densa di temi di provenienza spesso popolare, che il direttore Plasson ha eseguito con particolare slancio ed espressività . Nella seconda parte i Quadri di un'esposizione di Musorgskij-Ravel e la Sinfonia da La Forza del Destino di Verdi hanno mandato il pubblico in delirio, con applausi prolungati per tutta l'orchestra e il direttore.
(Ufficio Stampa)