Un tango con la morbidezza della danza classica


Francesco Massi

15 Lug 2003 - Commenti classica

Metti insieme in un flusso di continuità , come un'onda leggiadra, la sensualità e la passionalità del tango argentino con la dolcezza, la morbidezza e la delicatezza della danza classica. Ne esce fuori una sperimentazione riuscita dove il risultato è uno spettacolo affascinante dove l'elemento scenografico è completamente assente per far risaltare ancor più il potere attraente dell'arte danzante. La Compagnia argentina Tangokinesis con Operatango, in prima nazionale, ha aperto la decima edizione di Civitanova Danza, la manifestazione dedicata all'arte tersicorea che in questi anni ha saputo guadagnarsi un posto di prim'ordine in ambito nazionale ed oltre, ospitando alcuni tra i più prestigiosi protagonisti della danza mondiale, nonchè spettacoli di alto livello qualitativo, come quelli nel cartellone di questa edizione (completo nella sezione NEWS della nostra rivista). Una sala prove scarna, con una insegnante che tenta di tenere i suoi allievi nelle regole rigide dei movimenti da manuale della danza. E poi tutto, come in una fantasticheria che rimescola gli elementi e rompe gli schemi, si volteggia passando dal trascinante incedere musicale del Tango alle melodie suadenti e romantiche di brani operistici. S'intelaia così lo spettacolo messo a punto da Ana Marà a Stekelman, in cui la tradizione del tango argentino si rivela assolutamente inedita, attraverso un rigoroso ripensamento, pur nella precisione filologica di base. Una ricerca che ha portato la coreografa alla fusione del tango con la danza classica e moderna. Il risultato di questa ricerca che ha richiesto più di dieci anni – è la fondazione di una sua compagnia nel 1991. Infatti l'ossatura di base dello spettacolo rimane il tango, che riesce miracolosamente ad essere evocato nei gesti ed i movimenti anche quando si danza su una base di musica classico-operistica. D'altro canto i passaggi netti e prorompenti del tango argentino sono ammorbiditi, resi più vellutati. Una combinazione ben riuscita, un gran lavoro di cesellatura nella preparazione, un risultato che mostra uno stile originale, piacevole e di classe. Uno spettacolo da consigliare. Ottima la scelta dei pezzi musicali dai tanghi (El Marne, El Once, El Pollito, El Huracan ed altri) fino ai brani tratti da Haendel, Vivaldi, Haydn. Ottimi i danzatori Nora Robles, Gisela Natoli, Mercedes Appugliese, Vanesa Odetti, Pedro Calveyra, Marcelo Carte, Martà n Rodrà guez, Facundo Mercato.
(Francesco Massi)


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